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Labilità

Starnone, Domenico

Labilità

In breveIn
altri tempi lo si sarebbe chiamato un “racconto di fantasmi”. E di
fatto lo è. I fantasmi sono quelli che progressivamente vengono a
visitare uno scrittore nel bel mezzo della stesura del suo romanzo. Ma
il fantasma maggiore – dolce e terribile a un tempo – è quello legato
allo spasimo creativo. Da bambini si gioca con l’imperfetto (io ero, tu eri)
e si evocano mondi immaginari. Da adulti un artista continua a giocare.
Ma fino a dove può arrivare il rischio di abitare in una realtà
parallela?







Il libro
Uno scrittore maturo sta avviando la stesura del suo nuovo romanzo. È
incerto, insicuro dei propri mezzi. Lo diventa ancora di più quando
incontra Gamurra, un ambizioso giovanotto che gli affida la sua opera
prima sperando di essere aiutato. Il piccolo mondo della letteratura
ronza, cincischia, spettegola: è un rumore di fondo che mal si concilia
con il lavoro. Eppure è dentro quel mondo che Nicola Gamurra riappare
ormai coronato dal successo, ed è in quel mondo che il protagonista
corteggia, ricambiato, la “collega” Nadia Zanò, colta, inquieta,
affascinante, tanto da far scricchiolare la lunga complicità coniugale
che lo lega a Clara. La moglie avverte il malessere del marito e, in
prossimità della sua partenza per gli Stati Uniti, cerca – lo ha sempre
fatto – di difenderlo dalla fragilità del suo io, dalla violenza della
immaginazione, dal desiderio di arrendersi al gioco della scrittura.
Come da bambino il gioco dell’imperfetto (io ero, tu eri)
lo trascinava lontano, morbosamente lontano, così ora il rischio di
quel gioco ritorna, più forte, più drammatico. Solo, in un appartamento
che si dilata ad amplificare suoni e segni, ad accogliere fantasmi del
passato e bizzarri cortei di animali, lo scrittore cade in una sorta di
trappola temporale. Il ritorno della madre e del padre – lei
giovanissima, bella, dolente, lui vecchio o addirittura morto – dà
l’avvio a una singolare, tesa convivenza. D’altro canto la madre è lì
per rispondere a una domanda che ha a che fare proprio con il “male di
scrivere”, con la labilità. La vita “vera” e la vita “finta” si
allacciano, si slacciano, si combattono e, labili, si sfilacciano. Fino
a che punto si può andare lontano senza cedere all’ovvietà della
follia? Fino a che punto “tiene” il gioco dell’imperfetto?

CHF 31.20

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ISBN 9788807016677
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Buchpreis
Verlag Feltrinelli
Jahr

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