Una raccolta di piccole poesie in prosa e versi liberi. Come una sorta di poeta maledetto, l'autore è un eterno incompreso e tenta di trasportarci nella propria sfera personale, confessando la condizione di disagio e di isolamento che lo affliggono. Da ogni racconto emerge l'angoscia, l'eterno e straziante vuoto che non lascia spazio alla speranza. La prigione interiore racchiude un animo tormentato e sofferente, che spinge l'autore alla ricerca di esperienze forti, in grado di suscitare sensazioni intense. Lo stile di vita sregolato, asociale e autodistruttivo rispecchia la lotta quotidiana contro la solitudine e i demoni dell'anima che conducono a una strada tortuosa, quella dell'indifferenza e del rifiuto della società. La scrittura resta l'unica valvola di sfogo per dare voce e forma all'intimo malessere.