In questo lavoro originale, pedissequamente ossequioso, nella parte iniziale, ai rimandi della tradizione culturale cristiana, storicamente ritenuti attendibili, Michele Sarrica mette in mostra tutta la sua lirica poeticità cromatica per meglio scolpire e intelaiare i personaggi agli eventi drammatici, di cui alcuni assolutamente inediti. L'autore, con affabulante versatilità psicologica, pone ogni protagonista nella giusta connotazione storico-emotiva rilevata attraverso diversi canali, e non sempre ufficiali. Il poeta, non vuole dare al tormento la ricompensa immediata della pietas in quanto si potrebbe configurare con l'accettazione incondizionata del dolore ma, per quanto possibile codificare soltanto attraverso la parola, il verso che la delimita e la implode, egli offre un'autentica connotazione emotiva degli avvenimenti anche nel denunciare la mostruosità dei fatti e dei misfatti avvenuti e narrati, verso dopo verso, con la malinconia di un sopravvissuto e la partecipazione di un offeso.