Il codice linguistico è l'evoluzione fonico-acustica di un codice visivo. Il più grande enigma riguardante la specie umana, da Platone a De Brosses, a Darwin, fino ai giorni nostri, viene risolto in queste pagine mediante un metodo combinato che collega psicoanalisi, antropologia, fonologia, ed evoluzione allo scopo di mostrare molto concretamente l'origine delle parole dai gesti pre-articolatori orali che abbiamo ereditati dai primati. Un'analisi rapida ed efficace di tutti i rapporti tra i suoni fonemici rivela come le parole siano tra loro intimamente interrelate, sulla base di significati archetipici derivati dal significato etologico ed istintuale dei gesti articolatori che realizzano i loro suoni fonemici. L'autore mostra con chiarezza come le idee complesse che ci permisero la civilizzazione sono state prodotte ed implacabilmente sviluppate, utilizzando con chiara razionalità i rapporti dei simboli fonetici in input subentranti, proprio come un software informatico. Queste dimostrazioni gettano anche una chiara luce sul valore emotivo ed estetico delle parole, collegandolo alle intenzioni istintuali ed affettive dei gesti articolatori primatici, da cui esse furono dedotte.