Excerpt from La Biblioteca dei Codici Manoscritti di Monte CassinoMa qualunque sia stato il pregio di quella prima collezione de' co dici curata in Monte Cassino da S. Benedetto e dai suoi discepoli, questi, se non al tutto distrutti, ebbero a patire gravi danni nella in vasione dei Longobardi, (589) i quali capitanati da Zotone primo Duca di Benevento, quasi un mezzo secolo scorso dalla morte di S. Bene detto, mandavano in rovma la Badia Cassinese I monaci campati dal ferro dei Longobardi si rifuggirono in Roma, ove benignamente accolti da Papa Pelagioll ottennero stanza appresso la Basilica La teranense e vi stettero un 130 anni.i fuggiti non ebbero tempo di por tare le cose più preziose, come sarebbe stato il corpo del S. Fonda tore cd i codici, imperocche narra Gregorio Magno, chei Longobardi irrompessero nella Badia nocturno tempore, vale 'a dire, improvvi samente, e secondo l'ostiense, qaiescentibus fratribus. Tuttavolta portarono seco il codice della regola scritto per mano di S. Benedet to, il peso del pane e la misura del vino, che in ciascun giorno asse gnavasi al monaco, e quel po' di suppellettile che venne loro a mano in quel primo tumulto, e con la regola certe altre scritture quaedam alia scripta Le quali parole potrebbero accennare ad altri mano scritti, che i monaci misero in salvo a Roma. Ove questo fosse vero, trai codici era esistenti nella Biblioteca Cassinese un solo, che reca il titolo: Origenes, Hyeronimas in. Epistolas Pauli, e due pagine col titolo: Sermo de traditione Domini et negatione Petri, sono le sole scritture del VI secolo, che avanzavano, e che trasportate a Roma, vennero dai Cassinesi, al loro ritorno, che - avvenne nel principio del l'ottavo secolo restituite alla loro prima sede.About the PublisherForgotten Books publishes hundreds of thousands of rare and classic books. Find more at www.forgottenbooks.comThis book is a reproduction of an important historical work. Forgotten Books uses state-of-the-art technology to digitally reconstruct the work, preserving the original format whilst repairing imperfections present in the aged copy. In rare cases, an imperfection in the original, such as a blemish or missing page, may be replicated in our edition. We do, however, repair the vast majority of imperfections successfully, any imperfections that remain are intentionally left to preserve the state of such historical works.