Anni fa, quando fu pubblicato per la prima volta con un altro titolo, questo libro era diverso da adesso. Gianrico Carofiglio, allora esclusivamente un magistrato ben lontano dai romanzi che ne hanno fatto uno degli autori più amati dal pubblico, laveva concepito come un manuale sulla tecnica dellinterrogatorio, su come demolire o rafforzare una testimonianza nel dibattimento penale. Ma siccome il testo era tutto costruito su casi concreti, su verbali di veri interrogatori, ebbe una cerchia di lettori più vasta di quella degli specialisti. Evidentemente molti, da clandestini, in quel libro avevano trovato un inatteso e sorprendente piacere di lettura. Nellarte controllata di insinuare il dubbio fra i fatti avevano avvertito lumorismo, ossia il lavoro del contrario. In breve, lo spirito della letteratura, in una raccolta di racconti veristici venati di giallo: pezzi di vita, storie tragiche e comiche di esseri umani presi in avventure e peripezie, di prede e predatori, furbi e poveracci sul palcoscenico del processo che diventa teatro di vita. Da tutto questo lo stimolo a ripubblicarlo oggi, quel libro, liberato dalle parti più tecniche, per tornare ciò che era veramente e non sapeva di essere: una raccolta di racconti giudiziari. Ma, oggi, con un gusto in più. Sono rarissimi i documenti che ci permettono di entrare nellofficina di uno scrittore, osservarlo mentre trova la chiave personale, lispirazione, scoprirlo mentre affina le sue armi visionarie e fantastiche. Questo è uno di quei documenti. Carofiglio scopriva il fascino letterario del processo italiano, quella potenzialità di tragedia e commedia, attuata poi nei romanzi dellavvocato Guerrieri. Con la loro inconfondibile capacità di guardare alla realtà frantumata dallunica lente forse possibile: le storie, che infatti osserva Guerrieri sono tutto quel che abbiamo.
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ISBN | 9788838922497 |
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Sprache | ita |
Cover | Kartonierter Einband (Kt) |
Verlag | Sellerio Editore Palermo |
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