Ci sono attimi in cui si crede di capire, di rendersi conto di come siano andate veramente le cose, ma un istante dopo tutto sfuma trascinato via dai dubbi. La colpa della morte di una della Congrega non era sua, ma provò comunque pena. Pena per quella strega che un tempo faceva parte del bene e che poi i meccanismi contorti del male avevano portato ad arrendersi al tradimento, all'infamia e al conseguente destino infausto. Jess fissò il cielo nero e lugubre. Sudava e il cuore le batteva forte. Immediatamente si sentì avvolta dalla stessa sensazione di disagio che aveva provato alla scoperta del tradimento della madre, alla notizia che suo padre era un essere immondo. Che Anya, la zia, tramava contro di lei. Che la nonna paterna la voleva morta, e si martoriò le mani alla consapevolezza che il tutto si riduceva a un misero gioco di potere.