Nel 1909 sulla scia del successo del Tour de France, si corre il primo Giro d'Italia organizzato dalla "Gazzetta dello Sport". Da allora l'Italia dei dialetti si avvia a parlare un'unica lingua e conosce uomini come Ottavio Bottecchia, il primo italiano a conquistare il Tour, che pedala per gli "schei", il campionissimo Costante Girardengo che dà vita alla leggenda di Novi Ligure, Fiorenzo Magni, vissuto all'ombra di due antagonisti troppo grandi, Coppi e Bartali divisi dalla rivalità e uniti da una borraccia, poi Felice Gimondi, il cannibale Eddy Merckx, Francesco Moser, fino all'ultimo tragico eroe Marco Pantani. Una cosa tutti questi campioni hanno in comune: spesso provenienti da condizioni sociali svantaggiate - umili contadini, operai o muratori giunti al professionismo soffrendo e sudando - hanno saputo farsi interpreti della voglia di riscatto di un Paese e ricucire gli strappi delle sue molte crisi. E hanno suscitato un giornalismo poetico e appassionato, anche se alcuni hanno finito con lo stravolgere negli scandali del doping i loro stessi miti fatti di sacrificio, imprese e primati. In una parabola che va dall'età aurea del ciclismo ai giorni nostri, lo storico inglese John Foot ci racconta questi campioni, e attraverso le loro avventure ripercorre la storia di uno sport e, in filigrana, dell'Italia.
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ISBN | 9788817049726 |
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Sprache | ita |
Cover | Fester Einband |
Verlag | Rizzoli |
Jahr | 2011 |
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