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»Das Stück spielt auf dem Landgut einer alternden Schauspielerin. Ihr Freund, der berühmte Schriftsteller Trigorin, begegnet dort der jungen, zur Frau erblühenden Nina. Die beiden verlieben sich ineinander, und Nina reist dem Schriftsteller in die Stadt nach, sie wird Schauspielerin, allerdings eine schlechte, bekommt ein Kind von Trigorin und wird bald von ihm verlassen und vergessen. Zwei Jahre später versammelt sich die gleiche Gesellschaft...

Der junge Beamte Laevskij, ein Zyniker und geschickter Schwindler, ist mit seiner (verheirateten) Geliebten Nadezda aus Petersburg geflohen. In einer nordkaukasischen Kleinstadt will er ein neues Leben beginnen, fern der Zerstreuungen der Hauptstadt. Doch dieser Plan erweist sich als Illusion, denn Arbeit und ein beschauliches Leben liegen ihm nicht. Vor allem ist er sich seiner Gefühle zu Nadezda nicht mehr sicher: Soll er sie heiraten oder v...

L'animo umano è un paesaggio eterogeneo ed enigmatico. Anton Cechov è stato capace di raccontarlo in decine e decine di racconti, tra cui una parte viene presentata tra queste pagine. In ogni racconto vengono indagatati gli abissi e le increspature di ogni personaggio, andandone a recuperare il nucleo di mistero più nascosto. Il grande narratore russo registra gli ultimi sussulti della borghesia del suo paese, costruendo un affresco unitario e...

Questo libro è un concentrato di consigli di scrittura. Le sue pagine, tratte dagli epistolari di Anton Cechov, dai suoi diari di viaggio, dai suoi reportage e dalle sue inchieste, sono divise in due sezioni. La prima è un prontuario per il novello scrittore: dai suggerimenti pratici sulla gestione dei personaggi al ruolo dell'intellettuale nella società, dai trucchi per comporre un periodo al rapporto dell'autore con la verità, la seconda è u...

La commedia mancata, l'immagine dolente della precarietà e meschinità dell'uomo, il frutto estremo della penna triste di un genio che credeva di vestire di comicità le sue opere. Il poeta russo che ha donato individualità ai personaggi del teatro tradizionale, che ha immaginato una realtà fatta di infinite, latenti possibilità di vita, che ha trasmesso a ogni lettore negli ultimi cento anni il gusto meraviglioso del quotidiano.

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Prosegue l'edizione dei racconti cechoviani, una produzione novellistica che permette di conoscere, seguendo l'ordine cronologico, la parabola dello scrittore dai primissimi raccontini pubblicati su giornali e riviste umoristiche, fino alle opere della maturità. Un percorso lungo il quale si incontrano i più diversi ambienti della Russia ottocentesca, i più differenti tipi umani, le più varie classi sociali. Un percorso vario in cui però la pe...

Inizia con questo libro la pubblicazione della raccolta, in otto volumi, di tutti i racconti, ordinati cronologicamente, dello scrittore russo Anton P. Cechov. Questi volumi propongono una lettura introduttiva di Lalla Romano. Il primo volume raccoglie i racconti giovanili di Cechov del periodo che va dal 1880 al 1884, tra cui alcuni capolavori come Fiori tardivi, Il fiammifero svedese, Trifon, Maschera, ma anche altri meno noti.

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Li ho riletti, questi sei racconti, tutti d'un fiato. Con un unica preoccupazione: capire se e quanto sono invecchiati, se e quanto i cento e passa anni che ci separano da loro hanno lasciato traccia. Che sollievo. Nessuna traccia. E che rinnovata consonanza, che piacere, che felicità nella lettura. Cent'anni? Andiamo! Sono storie di oggi, aggiustate certe situazioni, che tutti viviamo in prima persona, che ci sentiamo raccontare, che osservia...

Scritto nel 1897, Zio Vania è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano. Nei quattro atti si intrecciano le monotone conversazioni e le banalissime vicende di un gruppetto di personaggi. La ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l'indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l'indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono questo testo una geniale anticipazione della drammatur...

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Ljubov' Ranevskaja, dopo aver condotto una vita dissoluta all'estero, ritorna in patria per rimettere ordine al suo patrimonio. Lopachin, figlio arricchito di un vecchio servo, le consiglia di lottizzare lo splendido "giardino dei ciliegi" ma, incapace di prendere decisioni, la Ranevskaja rifiuta, fino al momento in cui la sua intera proprietà dve essere venduta per fare fronte ai debiti. Ad acquistarla sarà proprio Lopachin che, scacciati i v...

Tra i duecentotrentanove racconti che costituiscono l'opera completa del Cechov narratore, "La signora con il cagnolino" (1898) e "Ionic" (1896) appartengono agli anni della piena maturità, gli anni in cui lo scavo psicologico diventa sempre più profondo, dando vita a capolavori come il lungo racconto "II duello" (1897) e come i drammi "II gabbiano" e "Zio Vanja". I due racconti offrono altrettanti intensi e finissimi ritratti psicologici "di ...

Wie seine Dramen empfinden wir auch Cechovs Prosa als fast zeitlos modern: er gibt keine Lösungen, sondern stellt die Fragen in richtiger Weise. Auch in diesen drei Geschichten: Objektivität prägt die berühmte Erzählung »Dama s sobackoj«, in der zwei Menschen, ohne mit ihren Ehepartnern zu brechen, durch die Liebe zueinander verändert werden, der »Celovek v futljare« (Mensch im Futteral) wird in seinen selbstgesetzten Zwängen bis ans bittere E...

Ein Geschenk für die Leser: Die Erzählungen des jungen Cechov sind jetzt erstmals in deutscher Sprache erschienen. Der Melancholiker zeigt sich in ihnen als Spötter und Spaßvogel.

Die Neuentdeckung Anton Cechovs geht weiter: mit Erzählungen aus dem Frühwerk, die meisten davon erstmals deutsch.

In Cechovs Theaterstücken herrscht eine Stimmung und innere Spannung, die bis heute Zuschauer und Leser in den Bann zieht. Wie hier die Bewohner und Gäste eines Landguts aufeinandertreffen und wie jeder sich auf seine Weise zu dem von allen erspürten Wechsel der Zeiten stellt - symbolisiert in der Abholzung des herrlichen Kirschgartens -, das kann man hier im ungekürzten russischen Original verfolgen. Worterläuterungen helfen zum Verständnis, ...

Peter Urban, Herausgeber und Übersetzer der größten nichtrussischen Cechov-Edition, die im Diogenes Verlag erscheint, hat für diesen Almanach Gedanken und Überlegungen Cechovs zu Stichworten von A bis Z zusammengestellt.

Der Band widerlegt die liebgewordene Legende, Cechov habe zuerst humoristische Kurzgeschichten geschrieben und sich erst allmählich an die große Form (z.B. 'Die Steppe', 'Das Duell') herangeschrieben - Cechovs früheste Erzählungen sind große Werke im doppelten Sinn des Wortes.